Il senso di.... Velastregata

Il sibilo del vento affettato dalle sartie, lo scricchiolio delle scotte morse dagli stoppers, col rumore dell'acqua tagliata dalla spigolosa prua che si tuffa sbandata con delfinei beccheggi, la randa e il fiocco quando ben a segno che rapiscono il vento nella loro tela e tu sei là, signore incontrastato dell'invelato guscio, padre di rotta per una ambita meta stretto a quel timone che affonda il lungo aratro. Odori di brezza, colori di un tramonto, uno specchio di rada dove afforchi le tue marre tra sgombri arrosto e un sigaro cubano......

Questa è l'essenza e lo spirito della nostra associazione velica. Se dunque tra il fragore delle onde sei riuscito a percepire lo stregato cantico delle sirene, molla la tua ancora sotto il faro bianco di Velastregata, togliti i sandali e bagnati i piedi nell'acqua turchese all'ombra del legno di capitan Hook........ ed anche tu rimarrai inevitabilmente stregato.


mercoledì 9 novembre 2011

Riserva marina Protetta Egadi

Nostre impressioni dall'esperienza diretta vissuta all'arcipelago nello scorso settembre 2011 a bordo di un Oceanis 423.
Arcipelago delle Egadi, un paradiso terrestre a poche miglia dalla costa siciliana, un vero eden da salvaguardare, ed è per questo che, giustamente, nell'anno del Signore 1991 viene istituita un bella riserva marina.  54 ettari di territorio vengono dunque vincolati  totalmente e parzialmente cingendo le tre isole principali, Favignana, Levanzo e Marettimo e a seguire gli isolotti minori Formica e Maraone, questi praticamente  inaccessibili. Dunque, a causa di questi virtuali reticolati, quasi la metà dell'intera area non risulta fruibile dalla navigazione turistica, tantomeno a vela. Inviolabile, pena salve di bombarda la zona A, senza alcuna eccezione. Parzialmente fruibile ma a condizioni da inquisizione la zona B. Quest'ultima infatti non si può attraversare neppure in solo transito ma bisogna circumnavigarla al di fuori del suo rigido perimetro. Ad esempio, tutta la zona occidentale di Marettimo è zona B e paradossalmente, pur avendo una barca a vela e dimostrando di essere in grado di poter arrivare appunto a vela in una caletta rispettando la dovuta distanza dalla roccia a picco sul mare non c'è storia..... non puoi transitare, non puoi entrare, ovviamente non puoi ancorare, non puoi pescare a lenza e sopratutto vietatissimo in tutto l'arcipelago effettuare pesca subacquea con qualsiasi mezzo, dalla forchetta al fucile e, cosa ben più grave, nell'area sono rarissimi i campi boe nonostante se ne richieda il bisogno da anni!  (a settembre scorso ne abbiamo viste  nuove a cala rossa ma la prima mareggiata le aveva già spostate tutte!!)  Però...  se tu lasci al  porticciolo turistico di Marettimo il tuo 12 metri pagando 70 euro a notte (a settembre) e ti accordi con un isolano autorizzato il quale ti porti il giorno dopo con il suo gozzetto a visitare via mare l'inviolabile zona interdetta pagandogli un tot a persona.... allora si può fare, e tutti i giorni, un esercito di gozzetti a motore diesel e fuoribordo, transitano su e giù attraverso le sacre, inespugnabili, coste della riserva............  Morale...  ritenendo ciò una "lacuna" dimostrata dalla gestione dell'area marina protetta e sottolineando che ovviamente siamo i primi ad essere fautori delle tutele a difesa della natura e dell'ambiente...  rimaniamo indignati quando il bene, che possiamo definire a ragione patrimonio dell'umanità, rimane dietro un virtuale muraglione che ne impedisce persino la vista ma poi, elargendo un Fiorino riesci a vedere il cammello.... allora non va bene......  In Italia ci sono molti parchi che pur stentando a decollare al loro nascere (e qui si parla del 1991), si sono perfettamente integrati e fusi tra i canoni dell'offerta e quelli della fruizione, dando appunto la possibiltà a chiunque, dietro opportuni e giusti paletti, di fruire del prezioso bene nella consapevolezza che altrimenti, rimarrebbero belle ma sterili cattedrali nel deserto. Un valido insegnamento può derivare dalla riserva marina dell'Asinara in Sardegna. Dopo il suo indeciso decollo è brillantemente entrata a regime regalando emozioni con una precisione da fare invidia al tedesco di turno. Alle imbarcazioni a vela sono riservati ben 63 gavitelli sparsi sulla "East coast" dell'isola. Si prenota il gavitello on line, si paga all'istante con PayPal, se c'è disponibilità si è subito autorizzati con una e-mail, e con 30 euro al giorno per un 13 metri, ti ritrovi il tuo personale magico spazio nella laguna delle fate, ma attenti!! una sola sciacquata di mani dal lavello della cucina impietosamente segnalata dallo scarico a mare.... e vi ritrovate giustamente cannoneggiati dall'alto di cala Maestra. Vivamente consigliato dunque, almeno un piccolo serbatoio delle acque nere da 40 litri.




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