Il senso di.... Velastregata

Il sibilo del vento affettato dalle sartie, lo scricchiolio delle scotte morse dagli stoppers, col rumore dell'acqua tagliata dalla spigolosa prua che si tuffa sbandata con delfinei beccheggi, la randa e il fiocco quando ben a segno che rapiscono il vento nella loro tela e tu sei là, signore incontrastato dell'invelato guscio, padre di rotta per una ambita meta stretto a quel timone che affonda il lungo aratro. Odori di brezza, colori di un tramonto, uno specchio di rada dove afforchi le tue marre tra sgombri arrosto e un sigaro cubano......

Questa è l'essenza e lo spirito della nostra associazione velica. Se dunque tra il fragore delle onde sei riuscito a percepire lo stregato cantico delle sirene, molla la tua ancora sotto il faro bianco di Velastregata, togliti i sandali e bagnati i piedi nell'acqua turchese all'ombra del legno di capitan Hook........ ed anche tu rimarrai inevitabilmente stregato.


sabato 26 novembre 2011

Mal di mare? debelliamolo con i cinesi...

Fare una bella veleggiata in barca a vela o semplicemente sdraiarsi in coperta per prendere la tanto amata tintarella è bellissimo. Chi ha provato almeno una volta a navigare tra verdi isole annegate in un mare turchese ripete sicuramente l'esperienza. Purtroppo in molti vorrebbero provare queste esperienze, ma questo piacere, Colui che sta su tutte le cose... a non tutti lo vuole concedere facilmente. Infatti molte persone soffrono di un problema che non riveste propriamente i canoni di una malattia, ma in taluni situazione è talmente fastidioso che sicuramente "ti rovina la festa". Questo fastidio, nello specifico marino, è conosciuto come mal di mare. Con questo termine si è soliti indicare una forma patologica che rientra nel gruppo delle chinetosi, dette anche malattie del movimento che si manifestano con sintomi neurovegetativi determinando malesseri accompagnati da nausea e vomito. Questo succede quando variazioni improvvise e continuative di movimento stimolano la Macula, una struttura del sistema nervoso centrale nonchè alcune strutture dell'orecchio interno. Queste stimolazioni continue e incoordinate, quali il movimento dell'onda che provoca il rollio e il beccheggio della barca, associate anche ad un alterato stato emotivo data la precaria situazione ambientale, provocano la comparsa dei tipici sintomi del mal di mare. I consigli di base che si possono dispensare a chi è soggetto a questi disturbi in navigazione o non,  è di non rimanere sottocoperta ma all'aria aperta  sdraiati  ad occhi chiusi, oppure rimanere seduti ben aggrappati ad un punto ben saldo guardando un punto fisso all'orizzonte, giammai focalizzare lo sguardo sulla barca che ondeggia. Un rimedio naturale consiste nel mangiare poco e spesso cibi secchi (kraker, fette, ecc.), bere acqua se necessario ma con moderazione; non bere assolutamente alcoolici. Ma quando questi rimedi risultano essere blandi per mancanza di risultati, allora bisogna ricorrere a ben altro. Esistono nella medicina moderna decine di prodotti medicinali che tentano di arginare questo fenomeno. In primis, non è detto che sempre ci riescano e poi, il risultato varia comunque da individuo a individuo. Inoltre si tratta sempre di medicinali, con le loro caratteristiche di sintesi che possono determinare non pochi problemi, nonchè le loro innumerevoli, dichiarate controindicazioni.  Senza passare all'elenco dei vari medicinali pubblicizzati per tale scopo, proprio perchè siamo dubbiosamente perplessi dai mirabilanti effetti risolutori promessi, possiamo altresì consigliare di provare un metodo naturale, utilizzato da millenni nella medicina cosidetta "alternativa" che richiama i principi dell'agopuntura cinese. E' noto che secondo questa pratica, il nostro corpo è disseminato di punti i quali, in collegamento tra loro, vengono a "disegnare" una mappa costituita da linee immaginarie chiamate "meridiani" attraverso i quali scorrerebbe un'energia vitale, direttamente influenzabile dalle leggi della natura. Questi punti cutanei dunque, se stimolati, possono produrre reazioni interne tradotte in benefici, attraverso molteplici e complessi meccanismi. Non addentrandoci oltre in un campo le cui informazioni riempirebbero un'intera enciclopedia, rimaniamo nell'ambito del nostro problema da risolvere che è quello di cercare di debellare in maniera semplice e naturale i malesseri determinati dal mal di mare. Collegandoci con quanto sopra premesso, possiamo affermare che esiste un punto definito tra i più importanti chiamato NeiKuan o anche punto P6 del meridiano dei vasi sanguigni, considerato un punto di rimedio per nausea, vertigini, vomito, distonie digestive, ed altro. La localizzazione si determina nel seguente modo: poggiare le tre dita centrali della mano destra  al'interno e al centro del polso della mano sinistra, ovvero tra i due tendini,  facendo attenzione che il dito anulare poggi il suo orlo sulla piega tra mano e polso; il punto P6 si troverà esattamente sotto il polpastrello del dito indice. Questo punto può essere stimolato attraverso la pratica dell'agopuntura o anche attraverso una pressione prolungata da effettuarsi anche con le sole dita, e in tal caso questa operazione prende il nome di "acupressione". Ovviamente non staremo tutto il giorno in barca a tastarci il polso poichè avremo sicuramente ben altro da fare, allora, esiste allo scopo, un prodotto che effettua la necessaria, continua acupressione per noi. E' costituito da due semplici fascette in tela elastica che vanno posizionate ai polsi (tipo quelle dei tennisti). All'interno di queste c'è un bottoncino di plastica anallergica che preme dolcemente, in continuazione, sul punto P6. Negli ultimi charter effettuati, avendo consigliato ad alcuni membri della ciurma questo prodotto che si compra in farmacia per meno di 20 euro, questi, per la prima volta nella loro vita, non hanno nella settimana minimamente accusato alcun disturbo, diversamente dalle volte che in precedenza, avevano trangugiato medicinali di vario tipo, non risolvendo comunque il problema con l'aggravante di aver dovuto subire fastidiosi effetti collaterali (dilatazione della pupilla per la settimana successiva al charter dato l'effetto della scopolamina contenuta in cerotti antinausea; ecc.)


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