Settembre è tra i periodi migliori per assaporare quanto ci sia di meglio nell’arcipelago delle Eolie. Con porto di base Reggio Calabria, a bordo di un Oceanis 373, tre cabine e due bagni, attraversammo le 45 miglia marine che ci separavano dalle Eolie. Per quella settimana, l’accordo con i partecipanti fu di effettuare sempre in barca le colazioni ma alternare le cene a bordo con “puntate” a ristoranti, trattorie o pizzerie che ci avessero ispirato. Così fu, e in quel modo ci inebriammo tra innumerevoli piatti della cucina Siciliana ed Eoliana, che scolpirono nei nostri ricordi un indimenticabile caleidoscopio di sapori. Ad esclusione di Alicudi per mancanza di tempo utile, visitammo tutte le stupende isole non tralasciando alcun dettaglio per quanto possibile. Vulcano con la sua grotta del cavallo e la piscina delle vergini; Lipari con la turchese “spiaggia bianca” detta anche “cala pomice” dai caraibici colori; la bella Filicudi dove aspettare il tramonto tra le quinte dello scoglio della canna; Salina con la meravigliosa baia di Pollara utilizzata come scenografia naturale per il film “il Postino” nonchè, l’ormeggio davanti alla frazione di Lingua per gustare le strepitose variopinte granite alla frutta di “Alfredo”, veramente mitiche; Panarea, oltre al microscopico delizioso paesetto tutto affacciato sul porticciolo (che non è un vero e proprio porticciolo...), divente tappa obbligata cala Zimmari e soprattutto cala Junco con un’acqua che forma un arcobaleno di colori dalle inverosimili striature verdi, turchesi e blu. Concludendo con “Iddu” come lo chiamano i Siciliani, ovvero il fumante Stromboli, con le sue spiagge nere come la pece e le grandi profondità sotto riva. Bello è arrampicarsi per le variopinte viuzze del paese, piene di negozietti tipici fino ad arrivare alla piazzetta panoramica che offre un panorama mozzafiato e uno scorcio sull’isolotto di Strombolicchio, il quale, non tutti sanno, rappresenta il punto più settentrionale della regione Siciliana. Quell’anno, responsabilmente, non facemmo l’escursione di notte alla sciara di fuoco, visto che non avevamo ancora forgiato la dovuta e necessaria esperienza sui luoghi.
Salina: baia di Pollara, vista dalla casa del set "il Postino" di Troisi
casa del set "il Postino"